Giudice donna anno 5 no. 1

ITALIA: DONNE MAGISTRATO

2019

Trimestrale dell’Associazione Donne Magistrato Italiane
Il nuovo numero di Giudice donna contiene ancora una volta molti contributi interessanti. Ne citiamo solo alcuni: In “Sviluppo urbano sostenibile, donne e diritto alla città”, Teresa Gualtieri  presenta esperienze e approcci in tema di pianificazione urbana in ottica di genere. Presenta diverse esperienze e piattaforme sia in Italia che nel mondo. Il diritto alla città si realizza solo se la città riesce ad essere l’espressione del cambiamento della società, del nuovo modo di vivere di donne e uomini – “un piano urbanistico che tenga conto dei problemi per lo svolgimento di funzioni un tempo maggiormente espletate dalle donne, e in casa, agevolerà anche gli uomini che ora assumono ruoli condivisi”.
Fabrizio Filice ritorna “Sulla mancata approvazione della mozione sulle quote di genere” nel corso del secondo congresso nazionale di Area Democratica per la Giustizia. Approvazione mancata non tanto per la richiesta in sé, ma per la motivazione, che conteneva una richiesta di valorizzazione del pensiero femminile e il desiderio di costruire un progetto diverso di società e di cultura, anche giuridica, che preveda la cura, le relazioni umane, la sfera affettiva…
Il corpo delle donne innanzi alla Consulta: consumo o libertà? di Antonella Anselmo discute una recente sentenza della Corte costituzionale, sentenza 141 del 2019. La questione da dirimere – in relazione all’attività di escort – era se la punibilità del reclutamento e favoreggiamento della prostituzione (Legge Merlin) fosse conforme all’art. 2 della Costituzione italiana (“diritti inviolabili della persona”) e 41 (“L’iniziativa economica privata è libera”). Considerato che le agenzie di escort esercitano una forma di controllo totale sugli affari delle prostitute, sulla selezione dei clienti e sulle modalità e condizioni di accesso ad un mercato cosiddetto “privilegiato”, la Corte ha ritenuto che l’autodeterminazione e la piena libertà della donna sono compromesse. La punibilità di intermediazione e favoreggiamento della prostituzione in relazione alle “escort” non viola pertanto la Costituzione italiana.
Accesso diretto alla rivista (giudicedonna.it)