Demansionamento al rientro dal congedo maternità

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ITALIA: DISCRIMINAZIONE NELL'ASSEGNAZIONE DEI COMPITI

Tribunale ordinario di Milano, Sezione del lavoro, n. 2630/2023 RGL, 24.07.2023

Demansionamento al rientro dal congedo maternità: vi è discriminazione non solo in quanto la maternità ne sia la causa, ma anche in quanto sia l’occasione per farlo.
Il caso riguarda una giornalista che lavora presso Il Sole-24 Ore dal 2000. Al rientro dal congedo, scopre di essere stata demansionata. Il Tribunale del lavoro di Milano ordina il reintegro e un risarcimento. L’azienda ha annunciato che farà ricorso”
«La discriminazione si può realizzare non solo in quanto la maternità ne sia la causa (vale a dire che il datore di lavoro voglia colpirla proprio in quanto la maternità si pone in contrasto con gli interessi dell’impresa) ma anche solo in quanto sia l’occasione per farlo, quindi dal punto di vista temporale, approfittando cioè della sua assenza. E non assume alcun rilievo lo stato psicologico del datore di lavoro, vale a dire che lo faccia volutamente o, semplicemente, per non essere attento al problema in cui la lavoratrice versa: rileva la situazione nella sua oggettività, e cioè se la discriminazione sia stata consumata o meno».

Accesso diretto all'articolo (osservatoriodiritti.it)
Accesso diretto alla sentenza del Tribunale del lavoro di Milano (nuovainformazione.it)

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