Perché la Carta non eccede nelle definizioni

ITALIA: PROGETTO DI LEGGE CONTRO L'OMOTRANSFOBIA

2020

Silvia NICCOLAI, Perché la Carta non eccede nelle definizioni - il manifesto, 12 luglio 2020.

La costituzionalista Silvia Niccolai con questo contributo si inserisce nella discussione attorno a sesso, genere, identità di genere sviluppatasi in relazione ad un progetto di legge contro l’omotransfobia in corso in Italia (cfr. i diversi contributi sul sito della Libreria delle donne di Milano). Il progetto in discussione aggiunge ai reati di propaganda di idee sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, di istigazione o del compimento di atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, o religiosi, quelli «fondati sul sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere”.
Rimandando ai capisaldi degli studi di genere, sono pur sempre «definizioni dal sapore normativo, in quanto stabiliscono che le cose stiano così e non in altro modo, sempre e per tutti.»
Quello che conta e che il legislatore ha probabilmente in mente, è «riconoscere e proteggere la libertà e pari dignità di tutte le persone indipendentemente da come esprimono la loro personalità nel campo della sessualità e in specie nel caso, poiché si tratta di proteggere minoranze, delle persone omosessuali e transessuali.» Perché allora non dirlo con queste parole semplici, senza eccedere in definizioni? Il «legislatore scoprirebbe di avere con sé un fortissimo accordo sia nei diversi schieramenti intellettuali e politici, sia nel sentire comune.»

Accesso diretto all’articolo (libreriadelledonne.it)