Risposte alle crisi pandemica – obiettivo parità di genere

ITALIA E MONDO: POLITICA DI GENERE NELLA CRISI PANDEMIA

2021

Maria Teresa COVATTA, «La politica di genere nel contesto internazionale», giudicedonna.it, no. 1/2021.

In La politica di genere nel contesto internazionale, Maria Teresa Covatta presenta una breve ricongizione, nei vari Forum internazionali, di quelli che sono attualmente i più rilevanti strumenti messi in campo dalla comunità internazionale per raggiungere l'obiettivo del definitivo superamento del gap di genere.
Dall’ONU, al G7 al G7/G8 e nel G20 del 2021, vengono mossi i primi passi verso «economie più resilienti e più basate sulla parità di genere, investendo in luoghi di lavoro inclusivi, creando sistemi più equi, facendo progredire l'ascesa delle donne in posizioni di leadership, anche sviluppando le competenze richieste, applicando la lente di genere alla riqualificazione ed al reimpiego, integrando la parità di genere nel futuro del mondo.» Descrive come la parità di genere venga ora trattata come tema trasversale, «come un insieme di traguardi che devono però intersecarsi necessariamente con tutti gli altri obiettivi dell'Agenda quali ad esempio, salute e benessere, istruzione di qualità, giustizia ed istituzioni solide, imprese ed innovazione.»

Antonietta CARESTIA,  «La parità di genere e il PNRR: una grande operatione di pinkwashing?», giudicedonna.it no. 1/2021.

Uno sguardo parimenti speranzoso lo getta Atonietta Carestia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, piano che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU) con il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica: «La parità di genere e il PNRR: una grande operazione di pinkwashing?” L’autrice ritiene che seppure il PNRR destina solo 4,6 miliardi di euro (su 191,5 mrd) agli asili nido, alle scuole dell’infanzia e ai servizi di educazione e cura per la prima infanzia, sembra costituire uno «strumento straordinario, eccezionale e forse epocale che può segnare il punto di svolta anche per la questione femminile in tutte le sue declinazioni», perché riconosce la «parità come un obiettivo strategico, un’azione di investimento e non come un costo» e quale criterio di valutazione di tutti i progetti in applicazione del gender mainstreaming.

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FRI - Gender Law Newsletter 2021#3 - III.6